A Fumegai si chiede permesso

ROCCA DI ARSIÉ. Giunti al lago del Corlo in zona Rocca di Arsié (BL) si assiste ai tuffi dei boschi nelle acque quiete, profonde e misteriose, solcate solo dalle scie degli aerei lontani nel cielo. Una barchetta di legno sbuca dalla riva e ci accompagna mentre attraversiamo il ponte che ci conduce al bosco, dove da qualche parte sorge Fumegai, un paese abbandonato chissà quando. A 542 metri d’altitudine in mezzo al bosco più fitto e ombroso, ecco apparire le prime case. Ci aspettiamo brandelli di mura e invece ci ritroviamo davanti a un paese popolato di spettri che ci accolgono con il caffè sul fuoco, un divano per farci accomodare, tavole già apparecchiate, pentole di sale e di terra …

“Sei stanco viandante di passaggio? Prego, accomodati nella stanza al piano di sopra, non c’è molto ma per una notte … Davvero, senza complimenti. Fermati. Scaldati. Prendi pure la coperta. Di latte ce n’è, abbiamo la stalla, proprio qui sotto. E polenta. Quella non manca mai. Forse di notte sentirai degli scricchiolii misteriosi ma non preoccuparti. È solo il vento tra le lamiere del tetto che sussurra al legno i suoi segreti. Ascolta la perfetta solitudine delle scale che hanno contato milioni di passi e poi all’improvviso più nulla. I tuoi passi saranno speciali, rispetta lo spazio sacro del focolare”.

“Permesso”.
“Avanti, vieni a vedere …”

Irene P.

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4 thoughts on “A Fumegai si chiede permesso”

  1. luciano idi

    Bel commento ci fai conoscere cose meravigliose.. grazie Irene.

    Luciano Idi.

    1. Irene Pampanin

      Grazie Luciano 🙂 A presto!

  2. Andrea

    Ciao Irene
    Sono passato domenica scorsa per Fumegai per un escursione verso il rifugio Forcelletto
    … non ci crederai ma ho sentito l’ululato di un Lupo…
    ciao

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